Threads: cosa c’è da sapere sulla nuova app di Meta

22 Dicembre 2023, di bake

Il 5 luglio del 2023 Meta Platforms ha lanciato Threads, “la nuova app di testo di Instagram”, che dallo scorso 14 dicembre è stato finalmente reso fruibile anche in Europa.

Ma il mondo aveva veramente bisogno dell’ennesima piattaforma social? Sicuramente il passare del tempo porta con sé cambiamenti e dunque anche novità. Il problema è che Threads non sembra una grande novità. Basta osservarne la struttura, del tutto identica a quella di X (o Twitter, per i più nostalgici).

1. Threads contro X, ovvero Zuckerberg contro Musk

Il nuovo social firmato Meta intende senza dubbio inserirsi come competitor di altre piattaforme di microblogging alternative a X – come Mastodon e Bluesky. Con l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk infatti si è andata sempre più diffondendosi una certa insofferenza verso i cambiamenti apportati da Musk. 

Mark Zuckerberg ha saputo ben cogliere l’occasione.

Il lancio di Threads ha fin da subito alimentato quello scontro che Musk e Zuckerberg sono stati molto abili a creare in passato. Nell’estate del 2023 il CEO di Tesla aveva infatti già sfidato Zuckerberg in un combattimento – di boxe? di idee? Non era chiaro allora e mai lo sarà, dal momento che la sfida è pian piano scemata fino ad essere annullata.

Questa volta ad aver lanciato la sfida è la società di Zuckerberg. E Musk ha risposto minacciando un contenzioso contro Meta con l’accusa di utilizzare segreti commerciali e intellettuali di Twitter, assumendo gli ex dipendenti che proprio Musk ha licenziato nei mesi scorsi. La replica di Meta è stata semplicemente negare la presenza di ingegneri provenienti da Twitter nel team di Threads. 

Finora la minaccia di contenzioso non è stata realizzata, ma che l’accusa sia reale o meno non è rilevante: la sensazione di trovarsi davanti lo stesso social rimane

Eppure ci sono alcune differenze sostanziali che rendono Threads e X due piattaforme quasi agli antipodi. 

Vediamo insieme quali sono.

2. Cosa rende Threads diverso?

La parola “threads” significa discussioni ma è anche il plurale di thread, “filo”. È la parola già usata su X per indicare una serie di post che vanno a creare una discussione. Un’altra similitudine, dunque, ma che potrebbe nascondere qualcosa di più: con questo nome la nuova piattaforma Meta potrebbe voler veicolare il messaggio che essa facilita il legame tra le persone. I fili sono simboli che indicano la connessione: il “World Wide Web” non è forse una ragnatela intorno al mondo composta appunto da fili?

La connettività che promuove Meta è molto diversa da quella che troviamo su X: su quest’ultima prevale lo scopo informativo, gli utenti postano con l’intento di creare discussioni critiche sugli argomenti più significativi del momento, spesso finendo col creare scontri polemici. Tutto questo è lontano dal mondo Meta, dalle dinamiche di Instagram e, almeno finora, dall’atmosfera che si respira su Threads.

Quali sono dunque gli elementi che rendono la comunicazione di Threads sostanzialmente diversa rispetto a quella di X? 

3. Il vantaggio dell’interconnettività di Meta

L’interconnettività è sempre stata una caratteristica prevalente nelle piattaforme di Zuckerberg: Facebook, Whatsapp, Instagram e ora anche Threads sono pensati per permettere agli utenti di navigare dall’uno all’altro. 

Questa facilitazione porta l’utente a interagire sempre di più, soprattutto quando il social è adatto alla condivisione della propria quotidianità: contenuti emotivi, affettivi e creativi, nella maggior parte individualistici. 

Ci piace condividere quello che facciamo e che amiamo, perché siamo “animali sociali” e i social sembrano essere il nostro habitat naturale.

Threads si aggiunge dunque alla schiera di social su cui spendiamo una buona parte del nostro tempo, ennesimo strumento di condivisione virtuale messo a nostra disposizione. La nostra domanda resta la stessa: il mondo ne aveva veramente bisogno?  Staremo a vedere.

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