Che cos’è il gaming e come le aziende fanno marketing grazie a questa pratica.
Con gaming si intende l’atto di giocare ai videogiochi che, soprattutto negli ultimi anni, rappresenta una realtà molto utile alle aziende che decidono di adottare l’in–game advertising come strategia di marketing per farsi conoscere.
Il gaming è un’attività molto diffusa e non solo tra i giovanissimi come spesso si pensa. Secondo alcuni dati, una buona parte della popolazione mondiale (circa 2,7 miliardi di persone) gioca ad almeno un videogame, sia esso sullo smartphone, sul PC o su una console.
Grazie allo sviluppo di internet, il gaming è diventato social e, quindi, i gamer non solo giocano ma entrano anche in contatto tra loro e interagiscono con altri utenti e con i brand.
Ma qual è il motivo principale che spinge i brand a servirsi di questa pratica? Sicuramente la possibilità di raggiungere un’audience, e quindi potenziali clienti, che non è facile intercettare attraverso strategie di marketing più tradizionali come gli spot televisivi o radiofonici.
Marketing e Gaming: come le aziende sfruttano l’in-game advertising
Quando si parla di in-game advertising si intende il processo con il quale le aziende inseriscono all’interno dei videogiochi il proprio marchio o i propri prodotti in modo da sfruttare il videogame stesso per la propria campagna di marketing.
Esistono diverse tipologie di in-game advertising:
- static in-game advertising: è quel tipo di pubblicità che viene inserita in fase di progettazione del gioco e non può essere modificata. Consiste in annunci, messaggi o immagini che richiamano il brand e sono posizionati in modalità fissa. È il caso di affissioni pubblicitarie, cartelloni a bordo strada o spazi pubblicitari a bordo campo per quanto riguarda i giochi di sport. Un esempio, in questo caso, sono i pannelli pubblicitari di Adidas in un’edizione di FIFA.
È questa la modalità che più si avvicina alla pubblicità di tipo product placement (molto utilizzata in film e serie tv) anche se in questo caso l’utente può interagire con il prodotto brandizzato o quest’ultimo è parte dell’abbigliamento dell’avatar con cui egli gioca. - dynamic in-game advertising: con l’avvento della modalità di gioco online, la pubblicità ha assunto forme più dinamiche. Questa tipologia di adv prevede che appaiano, durante il gioco, annunci, banner e messaggi che non sono stati pre-programmati e sono anche modificabili nel tempo.
Per una maggiore efficacia e per perseguire l’obiettivo primario dell’azienda che è quello di intercettare nuovi potenziali clienti, questa modalità può essere preceduta da uno studio del target. Così facendo si cerca di inviare il messaggio giusto al momento giusto e, perché no, alle persone giuste. Sono, infatti, queste le persone che potrebbero essere realmente interessate al prodotto sponsorizzato.
In alcuni casi vengono inserite intere missioni sponsorizzate dal brand per un periodo di tempo limitato in modo da raggiungere un determinato livello di engagement.
I vantaggi dell’In-game advertising
Rispetto alla pubblicità tradizionale (stampa, tv e radio) che spesso viene evitata dall’ascoltatore, quasi infastidito da essa, la pubblicità nei videogiochi presenta diversi vantaggi:
- raggiunge l’utente, quindi il giocatore, in un momento di elevata attenzione: in questo modo, è assicurata la visualizzazione del messaggio e/o banner pubblicitario e il marchio, molto probabilmente, sarà ricordato dall’utente.
- le aziende, attraverso attente analisi sociologiche e sociodemografiche degli spazi di gaming, riescono ad ottenere insight sempre più aggiornati che permettono di conoscere a fondo il pubblico a cui vogliono comunicare il proprio prodotto. Così i brand non si limiteranno a scegliere un gioco su cui investire in strategie di marketing solo in base ai numeri, elevati o meno, di gamer ma potranno scegliere in base alle proprie esigenze e all’obiettivo prefissato.
Nel corso degli ultimi anni, l’in-game advertising si è rivelata una strategia vincente: già nel 2010 uno studio di Nielsen stimava che per ogni dollaro investito ci fosse un ritorno di 3,11 dollari.
Ma è soprattutto nel 2020 che il successo di questa tipologia di adv ha visto un notevole aumento anche a causa dei vari lockdown durante i quali è aumentata significativamente la vendita di videogiochi così come c’è stato un aumento nei download di app di gaming sia gratuite che a pagamento.
Sicuramente è una strategia che funziona e su cui le aziende continueranno ad investire soprattutto dal momento in cui sempre più le pubblicità sono inserite come se fossero parte integrante del gioco e non sono viste come mere interruzioni fastidiose ed invadenti.