Il KIKK festival si svolge ogni anno dal 2011 a Namur, capoluogo della Vallonia, la regione francofona del Belgio.
È un festival internazionale di culture digitali e creative il cui interesse risiede nelle numerose implicazioni artistiche ed economiche delle nuove tecnologie. Nei giorni del festival, si riuniscono figure e professionalità provenienti da tutto il mondo: designer, scienziati, produttori, imprenditori, artisti, architetti, sviluppatori o musicisti che vengono a Namur per condividere esperienze professionali e idee innovative, presentare un’opera d’arte, un progetto o un prodotto.
L’edizione di quest’anno, che si svolgerà a partire dal 31 ottobre e si chiuderà il 3 novembre, avrà come tema portante quello degli Arcipelaghi della fragilità.
Oltre 40 incontri che tratteranno diversi temi: creative coding, data visualisation, Realtà Virtuale, Machine learning, design, ricerca, e molto altro.
Nel suo ciclo di conferenze per professionisti, Mala Kumar, UX Designer, spiegherà ad esempio come progetta un’app per smartphone per persone analfabete. Tra gli incontri più interessanti di quest’anno sicuramente quello con Stefan Siegmeister, designer che si è occupato dei clienti più diversi, dai Rolling Stones al Guggenheim di Bilbao. Nel suo talk, dal titolo Design and Happiness esplorerà le possibilità di disegnare/progettare qualcosa che produca felicità per chi ne fruisce.
Il percorso tematico toccherà anche il continente africano, con il progetto AfriKIKK!. Attraverso gli occhi degli artisti africani, il nostro approccio alle relazioni Nord-Sud sarà messo in discussione. Alcuni di loro (Emo de Medeiros, François Knoetze) lavorano ad esempio sul tema dei rifiuti elettronici (eWaste), spediti dai paesi europei e recuperati senza alcuna precauzione in Africa.