Back in Black, il logo Bake

20 Febbraio 2018, di bake journal

Quando Daniele (ceo e fondatore) ci ha proposto la sua idea di voler rinnovare l’intera identità visiva di Bake siamo rimasti tutti un po’ perplessi. Il brand era solido, ben disegnato e con una forte riconoscibilità. 
La coniugazione tra il naming e parte grafica era diretta e arricchita da un’estetica vintage che rafforzava il tutto. Cosa fare quando una cosa sembra funzionare? Per farci comprendere le ragioni di questa richiesta, Daniele ci ha spiegato le problematiche riscontrate quotidianamente nel presentare l’universo Bake.

Molte volte il cliente si muove su strade fondate su semplici teorie di marketing basate principalmente sul diminuire la spesa e massimizzare il guadagno, quindi le sue richieste rimangono pragmatiche come “ci serve un logo per un nuovo prodotto, non abbiamo ancora un sito, la nostra pagina social non funziona”. Spesso conosce cosa vuole ma non di cosa ha bisogno e le sue richieste rappresentano solo su una piccola parte del lavoro che facciamo. Analisi e strategia sono parole che difficilmente vengono pronunciate per prime. A questo punto l’identità visiva di Bake ci sembrava già superata e limitativa.

 

Il Nuovo Logo

Accantonata l’idea di raffigurare Bake come un prodotto, abbiamo lavorato sul rappresentare in modo semplice e diretto quello che meglio sa fare: raccontare. Il rebranding di Bake parte dal voler sintetizzare la scrittura che quotidianamente facciamo insieme al nostro cliente. Abbiamo iniziato ipotizzando il semplice uso della parola “bake” in maiuscolo come il titolo di una storia.

La scelta è ricaduta nell’utilizzo di un carattere serif contrastante e riconoscibile, forte e con una denotazione contemporanea che si discosti dai canoni classici, lavorando sulla forza e l’impatto.

Da Bake a BAKE.

La Tipografia

Parte fondamentale sia per la costruzione del nuovo brand che per lo sviluppo della nuova identità è stato il carattere Noe disegnato da Florian Schick and Lauri Toikka della fonderia Schick Toikka. 
I grandi contrasti tra linee sottili e spesse, curve morbide ed eleganti con finali spigolosi sembravano rappresentare al meglio 
le diverse anime che lavorano all’interno di Bake.

 

Noe Display specimen, Schick Toikka.

 


Il colore

Ci siamo semplicemente limitati a non intervenire, a non voler prendere una posizione, con questa scusa volevamo identificare l’uomo e il colore che secondo noi più lo rappresenta: il nero. Mentre la natura si esprime attraverso lo spettro della luce la conoscenza è riuscita a sopravvivere con la parola scritta e stampata, 
il binomio nero su bianco, il pieno e vuoto.

 

“Trieste” e “Palermo” di Giambattista Bodoni. Parma, 1818.

 

Celsius

Elemento distintivo per le animazioni, infografica e riconoscibilità della nuova comunicazione Bake è Celsius. Il grado Celsius non è solo l’unità di una scala di misura per la temperatura ma segno distintivo di una condizione in continua ebollizione.

 

Roma, 4°
Londra, 6°
Berlino, 3°
New York, 4°
Tokyo, 13°