L’Intelligenza Artificiale è uno dei temi più discussi del momento, soprattutto nel settore marketing. Prima di spiegarne le funzionalità, analizziamo il suo significato. Come riportato sul sito del Parlamento Europeo:
“L’Intelligenza Artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività.”
Si capisce quindi come l’IA sia centrale per l’attuale cambiamento tecnologico, divenendo anche una delle priorità dell’Unione Europea. Si deve però riconoscere come l’Intelligenza Artificiale sia presente nella società da oltre cinquant’anni, influenzando l’interazione e la comunicazione tra le persone. Questa nuova capacità di fare automazione sta modificando a piccoli passi anche la relazione tra azienda e cliente, divenuta ormai data-driven, ossia basata su dati.
Applicazioni dell’intelligenza artificiale al marketing
Uno dei campi d’azione più interessanti per l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale è proprio il Marketing. Vediamo come può essere utile e perché dovresti usarlo.
L’intelligenza artificiale è particolarmente usata come aiuto e supporto nella relazione tra cliente-azienda, soprattutto nel processo finale, ossia il momento della conversione. Quindi, adottare un approccio che integra l’intelligenza artificiale nel funnel di marketing e di conseguenza nella customer experience dell’utente, ha un grande impatto sull’efficacia della strategia usata e sui risultati ottenuti.
Le attività di marketing si prestano molto più di altre all’integrazioni con l’Intelligenza Artificiale e proprio per questo è nato l’Artificial Intelligence Marketing (AI Marketing), che fonde le due discipline: il marketing usa l’AI per migliorare la comprensione del mercato e per studiare le migliori azioni da intraprendere per interagire con i clienti.
Le tre attività che non possono mancare in questo processo sono tre:
- Raccolta dei dati sui consumatori online, che saranno salvati in un database. L’intelligenza artificiale è fondamentale in questa prima fase, poiché si integra con i principali strumenti e piattaforme di gestione di campagne marketing. In questo modo, dai dati raccolti, verranno generati report che metteranno in evidenza dei pattern e opportunità;
- Trasformazione dei dati in informazioni, grazie alle tecniche dell’AI;
- Decisione finale in base alle informazioni ottenute. Si deciderà quale sarà la strategia migliore da adottare al fine di convertire più utenti possibili.
Gli usi dell’intelligenza artificiale nel marketing non finiscono qui. Può essere utilizzata anche per risparmiare di tempo, ottimizzare le risorse, limitare il rischio di errore e molto altro. Vediamo più nello specifico come l’intelligenza artificiale può essere d’aiuto nelle attività di marketing. Le principali applicazioni sono:
- Chatbot: software in grado di sviluppare una conversazione online con un interlocutore umano. Quando un utente riscontra un problema, vuole ricevere una risposta in tempi brevi e i Chatbot sono utilizzati proprio per rispondere in modo rapido ed efficiente. Attivo 24/7, fornisce supporto nel momento del bisogno, migliorando l’interazione tra azienda e cliente. Inoltre, sfruttando gli acquisti e le richieste passate, i chatbot riescono a tracciare i gusti e le preferenze degli utenti, inviando anche materiali promozionali personalizzati, aumentando così il tasso di conversione.
- Virtual Assistant: software in grado di eseguire azioni o erogare servizi in base ai comandi ricevuti dall’utente. Il virtual assistant può integrarsi con chatbot e permette all’azienda di ottimizzare tempo e risparmiare denaro.
- Sistemi di Recommendation: soluzioni orientate a indirizzare le preferenze e gli interessi forniti dall’utente in maniera diretta o indiretta attraverso appositi software. E’ una soluzione spesso adottata dagli e-commerce.
Comunicare in modo più efficace grazie all’uso di ChatBot GPT
L’intelligenza artificiale può essere di aiuto nella scrittura di testi. Come è possibile? Grazie a Chatbot GPT, uno degli strumenti più diffusi (e discussi) del momento. Si tratta di un modello di linguaggio naturale sviluppato da OpenAI che sta rivoluzionando il modo di interazione con i sistemi di intelligenza artificiale.
È in grado di imitare il modo in cui gli esseri umani scrivono, generando un testo coerente e naturale. La sua particolarità è legata proprio ad un modello di machine learning, cioè una capacità di apprendimento automatico.
Quindi, è possibile conversare con Chat GPT in modo fluido e normale, anche se l’utente cambia argomento o introduce nuove informazioni. Inoltre, il Chatbot non offre soltanto la possibilità di risposta a quesiti, ma ha anche altre funzioni, come:
- Correzione grammaticale
- Scrittura di riassunti
- Traduzione di testi difficili in concetti semplici
- Traduzioni classiche
- Creazione di codici
- Stesura di articoli
I limiti dell’intelligenza artificiale
Nonostante uno strumento come Chat GPT sia in grado di rispondere a diverse richieste, è facile trovare errori e non risulta sempre una fonte attendibile o autorevole. Questo succede perché prende i contenuti su internet e li fonde per rispondere alle richieste. Infatti, varie università statunitensi e australiane ne hanno vietato l’uso per la stesura di tesine e/o testi accademici.
Proprio sulla pagina iniziale di introduzione alla chat, appare una schermata con un’avvertenza “Questa intelligenza potrebbe generare dei testi non corretti, faziosi o addirittura dannosi”. Quindi, è fondamentale non prendere per buono tutto quello che ci dice. Dietro il suo l’operato di Chat GPT ci deve sempre essere un’intelligenza umana.
Un esempio di difficoltà dell’AI lo troviamo proprio nell’ambito matematico. In particolare, in questi giorni è diventata virale una conversazione tra un utente e un’intelligenza artificiale generativa di OpenAI. L’utente chiede quanto facesse 2+2 e ovviamente l’AI risponde “4”. Successivamente, l’utente in modo provocatorio la corregge, affermando che il risultato fosse 5 e il Chat GPT a quel punto conferma il risultato, dando ragione all’utente.
Considerando ciò, è giusto interrogarsi sull’affidabilità di questo strumento. Sicuramente non possiamo prendere un testo e incollarlo direttamente: è importante quindi verificare sempre la qualità dello scritto e la veridicità delle informazioni riportate.
Molti esperti del settore hanno messo gli utenti in guardia da strumenti di AI come Chat GPT. Poiché la generazione di testi avviene sulla base di una moltitudine enorme di dati, a volte possono essere fallati o non verificati. Altre volte, invece, risultano macchinosi da leggere e poco fluidi.
La stessa creatrice di Chat GPT, OpenAI, ha rilasciato uno strumento gratuito per capire se un testo è stato scritto da un’Intelligenza Artificiale o da una persona umana.
Generare immagini grazie all’intelligenza artificiale: è possibile?
L’intelligenza artificiale si sta evolvendo a piccoli passi dal 1966, anno della sua prima sperimentazione: l’ultimo aggiornamento risale allo scorso 9 gennaio.
Oggi siamo dinanzi un salto tecnologico, poiché è divenuto possibile far creare delle immagini ad una macchina, fornendo semplicemente informazioni minime. I software che permettono tale “magia” si possono suddividere in due categorie:
- Meno sofisticati, ma accessibili (Dream, StarryAI, Craiyon);
- Più sofisticati e con accesso limitato (DALL-E 2, Imagen, Parti, Midjourney).
Al momento quelli più sofisticati sono in fase di sperimentazioni e prima di essere rilasciati al pubblico, devono essere studiati con certezza i rischi di utilizzo.
Questi strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale non possono sostituire la creatività di un professionista. Infatti, devono essere utilizzati come un mezzo per superare i blocchi creativi. I marketer e i creator ne potrebbero beneficiare per produrre contenuti, presentazioni o mockup.
Infine, è importante fare una riflessione: gli strumenti di intelligenza artificiale sono degli ottimi alleati per ottimizzare tempo e denaro. È ben chiaro però che non possono sostituire il lavoro e le capacità dei professionisti del marketing o qualsiasi altro settore.
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