Tra il Barrio Gótico e la Barceloneta incontriamo Cristina Spanò, illustratrice italiana emigrata a Barcellona. Da lì ci racconta il suo lavoro, che assume la forma di una vocazione, tra ispirazioni quotidiane e libera creatività.
Quanto è difficile per un illustratore trovare il “suo” tratto?
Credo che non si trova mai un proprio tratto, credo sia più un percorso continuo e evolutivo di ricerca personale. É come conoscersi, capire cosa ti piace, cosa non ti piace. Queste cose cambiano con il tempo, non sono mai stabili. Per me almeno.
Più che di tratto parlerei di modo di lavorare, di immaginario. Ognuno di noi ha un approccio differente all’immagine, può essere qualsiasi cosa e non è detto sia un tratto.
Cosa nutre il tuo immaginario visivo? C’è qualcosa, anche nella quotidianità, ad attrarre la tua curiosità?
Tutto. Le mie piante, gli oggetti che mi circondano, i tappeti o le coperte di mia nonna, i vestiti, le canzoni di De André o Brel, i miei libri, giochi antichi, la campagna, altre immagini ovviamente, ceramiche antiche o moderne, il design ecc.. l’elenco è lunghissimo!
Illustrazione editoriale vs illustrazione pubblicitaria. Trova le differenze (ma anche le affinità…)
In base alla mia esperienza personale, l’illustrazione editoriale mi ha sempre dato un po’ più di libertà creativa, in un libro o in una rivista ho sempre potuto inserire gran parte del mio universo. Ovviamente dipende tutto da che tipo di cliente e dal progetto. Nell’ambito pubblicitario invece, il più delle volte, mi sono sentita più bloccata. Bisogna sempre rispondere a una richiesta molto precisa e questo non porta a molta libertà.
Un’altra cosa piú evidente invece è la remunerazione, nell’editoria, ahimè, girano molti meno soldi che in pubblicità.
Illustratori si nasce? O si diventa?
Secondo me si diventa.
La tecnologia quanto ha cambiato (e continua a cambiare) il tuo modo di lavorare?
Sono diventata più veloce. Lavorando direttamente al computer perdo meno tempo con lo scanner e correggo più facilmente gli errori o i cambi che mi chiedono. Mi facilita la vita, diciamo.
Vivi da diversi anni a Barcellona. Ci dai un piccolo spaccato di questa città?
Barcellona è una bellissima città, c’è tanta vita di quartiere e questo mi piace da matti.
Vivo la vita a piedi, ho un gruppo di acquisto con altra gente a due passi da casa, i miei amici sono massimo a 20 minuti di distanza, mi sembra tutto molto facile. Se poi ho voglia di divertirmi, di vedere un concerto o una mostra, la città te lo offre. Se invece voglio farmi una camminata in montagna o al mare é tutto molto vicino e bello.
Veramente, ho la sensazione che non ci sia niente di meglio.
Cristina Spanó è un’illustratrice e fumettista italiana con base a Barcellona. Lavora principalmente per giornali come il New York Times, il National Public Radio, case editrici e riviste per bambini e adulti. Per saperne di più potete visitare il profilo Facebook di Cristina oppure il suo Instagram.