La scorsa settimana si è svolta a New York la Adobe 99U Conference, happening molto seguito che affronta il tema sempre più centrale della creatività attraverso i contributi di designer, scienziati, cantastorie e musicisti. Di cosa si è parlato quest’anno?
La creatività è assumersi rischi
Ad aprire la conferenza il discorso del neuroscienziato Vivienne Ming, fondatore di Socos Labs. Il suo lavoro è esplorare i diversi utilizzi dell’intelligenza artificiale. Anche se viviamo in un’era in cui design e automazione vivono di pari passo – Vivienne è convinta del fatto che la creatività non possa essere codificata. Per mantenere viva questa risorsa, Vivienne ha incoraggiato i professionisti a rimanere audaci. Sebbene la tecnologia consenta alle idee di prendere vita, dobbiamo ricordare che “le visioni sono nostre”. Creatività significa in sostanza assumere dei rischi e pensare in un’ottica di innovazione.
L’empatia è l’abilità del futuro
In un futuro prossimo, il tema al centro di 99U potrebbe essere “empatia”. Menzionata più volte come il fattore decisivo che i designer dovrebbero sfruttare come parte del loro processo creativo, i relatori hanno sottolineato come l’empatia sia necessaria quando l’aumento di tecnologia può influenzare eccessivamente le decisioni di progettazione. Nel mondo di oggi le persone vanno al lavoro, non solo per avere uno stipendio, ma anche per realizzarsi personalmente. Per far fronte a questo accresciuto legame tra crescita personale e professione, dobbiamo coltivare team e leader creativi che possano davvero valorizzare questa dimensione nel loro lavoro. L’empatia è un ottimo strumento per aiutarci a farlo.
Il design è un ecosistema
Tim Brown, CEO di IDEO, si è posto la stessa domanda per tutta la vita: “quali sono le prospettive per il design?” In una conversazione con Courtney E. Martin, lo abbiamo sentito condividere le sue riflessioni su ciò che è cambiato in questi anni. I migliori esempi di design? Provengono dalla natura. Gli ecosistemi di successo sono quelli che riescono a diversificarsi, quindi la dinamicità e l’abilità al cambiamento è una capacità da instillare nei nostri team di progettazione.
Prenditi cura della tua mente creativa (disattiva le notifiche)
Un’ulteriore rivelazione è arrivata dal dott. Sahar Yousef, un neuroscienziato cognitivo alla UC Berkeley, che ha sottolineato che “il modo in cui lavoriamo è in opposizione con la nostra biologia”. Dopo un decennio di ricerca nel campo delle prestazioni umane, Sahar sta ora utilizzando le sue conoscenze per aiutare le persone, i team e gli interi reparti a diventare più efficaci sul lavoro. Il ping dell’e-mail, o il ronzio di una notifica Slack sono il nostro peggior nemico, dandoci la spiacevole sensazione di lavorare in un “frullatore”. La distrazione è il killer di efficacia numero uno. Riprendi il controllo disattivando le notifiche, quelle piccole vibrazioni e i simboli di notifica rossi sono pensati per risucchiarti.
Lasciati annoiare
Kyle T. Webster è illustratore, designer. Il suo talk ha spiazzato un po’ il pubblico, visto che si è sdraiato sul palco e ha lasciato a tutti un minuto per “spaziare” con la mente e “celebrare” la noia. Tra notifiche sempre più frequenti e invasive e la sensazione che qualcosa di importante sta sempre accadendo attorno a noi, la noia sta rapidamente scomparendo dalle nostre vite. Kyle è preoccupato per questo, poiché la noia è lo spazio in cui la nostra creatività può esprimersi. La noia è una benedizione, poiché dà al nostro cervello il tempo di girovagare e inventare la nostra prossima idea.
Quindi? Quale sarà il futuro del design? Saremo sempre più empatici, non smetteremo mai di girare e continuare ad imparare. Per farlo dobbiamo prenderci il tempo di annoiarci, e solo così avremo la possibilità di essere ispirati.