Giovani marketers crescono. Intervista ad Olga Baratto.

26 Aprile 2018, di bake journal

Una comunicazione efficace è coerente, autentica e precisa, ma soprattutto è condivisa. Olga Baratto, insider del MARKETERs, descrive il suo modo di comunicare tra storytelling, coworking ed empatia.

Essere un “marketers” significa saper trovare l’orientamento in un universo comunicativo sempre più variegato. Ma nell’era crossmediale, cosa significa comunicare?
In un’epoca così crossmediale, come quella attuale, comunicare significa in primis essere coerenti con il proprio messaggio. Quando parliamo al nostro pubblico lo facciamo utilizzando molti canali che continuano a diversificarsi anno dopo anno, per questo diventa importantissimo, ora più che mai, avere chiari i nostri valori e la direzione in cui vogliamo andare.
In questo modo, sarà più facile mantenere una coerenza tale che ci permetta di essere identificati dal nostro pubblico in maniera chiara e univoca, nonostante il nostro messaggio possa (e probabilmente, debba), essere declinato in modi diversi a seconda del contesto e del canale utilizzato.


Se dovesse tracciare l’identità del “comunicatore efficace”, quali sarebbero le sue skills essenziali?
Umiltá, empatia, trasparenza e conoscenza del proprio pubblico, per una comunicazione autentica.
E un’impeccabile conoscenza della lingua con cui si appresta a comunicare.

La comunicazione web ha permesso un’inversione di rotta, “comunicare” non significa solo informare, ma legare; per questo sentiamo spesso parlare di storytelling e dell’importanza della narrazione. Come può un content editor intervenire efficacemente su questa onda emozionale?
Il content editor, oggi più che mai, deve essere empatico e vicino al pubblico, spesso community, a cui si rivolge. Legare significa scendere dal piedistallo dell’informatore per entrare in contatto e dialogare con il proprio pubblico. Il content editor deve, in primis, vivere il mondo che si appresta a comunicare e preferibilmente essere coinvolto emotivamente.

Olga Baratto
Olga Baratto

Marketers si prospetta come una piattaforma di coworking, cosa ha imparato dalla condivisione?


MARKETERs è una realtá che ha fatto della condivisione uno dei suoi valori più importanti. Uno degli insegnamenti che abbiamo imparato in questi anni è che l’apertura alla community e la condivisione di knowledge porta a una crescita e un arricchimento personale che in un sistema chiuso sarebbero impensabili.
Su questo i social network hanno aiutato molto.

Il 6 Aprile si è tenuto il MARKETERs MakeIT! In Italy, in cui marketing, management e innovazione sono stati trattati in un’ottica comunicativa brillante: il Made in Italy. Quali sono stati i momenti più interessanti?
Il MARKETERs MakeIT! Di quest’anno si è posto l’obiettivo di avvicinare il pubblico a realtà di eccellenza italiane, esplorando diverse tematiche. Sicuramente è stato molto interessante il workshop da Davide Pirelli, Global Director of Digital Marketing & CRM, che ha permesso al pubblico presente di approfondire i vari step di una campagna di digital marketing, così come l’intervento di Carlo Urbinati, Presidente e Amministratore Unico di Foscarini, un leader motivato che ha ispirato il pubblico presente a non fermarsi davanti alle difficoltà.

Il concetto di modernità si associa a quello di cambiamento, quale sarà il futuro della comunicazione e di chi questa comunicazione la progetta?
Non abbiamo la sfera magica ma sicuramente innovazioni tecnologiche come intelligenza artificiale e realtà aumentata impatteranno nelle nostre vite e apriranno nuovi scenari di comunicazione. I comunicatori di domani non si annoieranno.

Olga Baratto, classe 1988 e una laurea in Marketing e Comunicazione, è attualmente Social Media Manager in Marketing Arena. Coordinatrice dell’associazione MARKETERs Club dal 2012, nel 2015 lancia insieme a Francesco Favaro MARKETERs Academy, progetto di formazione continua per professionisti del marketing che tutt’ora segue come Project Manager. Social media addicted, ama organizzare cose e gestire team di lavoro, facendoli sentire parte di qualcosa di grande.

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