Belli (e con l’anima). Prodotti che funzionano.

20 Dicembre 2018, di bake journal

Cosa cambia tra gli AirPods e un paio di normalissimi auricolari?
Sono wireless, durano nel tempo, hanno un design minimale che resterà intramontabile, basta metterle alle orecchie e diranno al mondo che sei al passo con i tempi, un pioniere della tecnologia e ami le icone di stile.

Supponiamo che tu sia un designer di prodotto e che sia alle prese con l’amletico quesito: Quale prodotto funziona?

Quello che permette di fare un’azione che il consumatore non ha voglia di fare.
La via più semplice per inventare qualcosa che funzioni è creare un prodotto che risolva un problema alle persone. L’approccio utilitaristico è un buon punto di partenza per innovare o creare. Pensa ai processi che sono necessari per compiere un’azione e a cosa puoi fare per eliminare alcuni passaggi e massimizzare l’efficienza.

Quello che ha UN valore specifico.
Un prodotto che funzioni ha una sola ambizione, ben definita. Vuole risolvere un problema e farlo bene. Per questo i prodotti tuttofare non vengono apprezzati dai consumatori, chi acquista vuole capire subito i benefici legati a ciò che sta comprando, vuole poter immaginare il valore che ne deriva dall’uso prima ancora di farlo suo. Domanda, usi Google Plus come social network? No. Questo perché Google è nato per essere qualcos’altro.

Quello che dura oltre il tempo.
Un prodotto ben progettato va oltre la contingenza, non ha bisogno di essere costantemente ridisegnato per ravvivare il suo successo. Un esempio? La Vespa o l’I-Phone, sono prodotti che nel tempo mantengono inalterati i loro tratti di stile, migliorando l’efficienza. Altra cosa, i buoni prodotti non si rompono subito.

Quello che ha un appeal.
Sono belli. L’armonia visiva rende un prodotto migliore di un altro, basti pensare che esistono studi psicologici che riescono a dimostrare come una persona di bell’aspetto ottenga feedback meno critici e venga trattata meglio rispetto agli altri. In sostanza, i buoni prodotti sembrano buoni.

Quello che è intuitivo.
Un prodotto funziona se è facile da usare, intuitivo, anche quando chiede al consumatore di imparare qualcosa di completamente nuovo. Immaginiamo le uscite d’emergenza di un treno, che probabilmente (e fortunatamente) non useremo mai nel corso di tutta la nostra vita, cosa succederebbe se non fossero facili da utilizzare?

Quello che soddisfa il desiderio di ricerca.
Esiste una forza motivante intrinseca all’uomo che lo induce a volersi sentire libero ed espressivo. L’uomo è un esploratore, cerca cose nuove, impara. Questo bisogno di ricerca viene soddisfatto, ad esempio, dai social media. I prodotti possono essere utili e soddisfare, al tempo stesso, la tendenza esplorativa delle persone. Basti pensare ad una bicicletta che può portarti più velocemente al lavoro o permetterti di esplorare il mondo.

Quello che permette alle persone di esprimersi.
Non acquistiamo soltanto per necessità pratiche, ma per appagare l’ego e rafforzare la nostra identità in mezzo agli altri.
Un prodotto che funziona riesce a soddisfare le esigenze espressive degli utenti, assume un valore emotivo che travalica la sua funzionalità. È uno status symbol che determina un’impressione mentale sul consumatore e gli consente di proiettare sugli altri il tipo di persona che vuole essere. L’acquisto è una forma espressiva, per questo i grandi Brand hanno sempre una storia da raccontare.

Un’ultima considerazione. Gli oggetti, le cose hanno un appeal sempre maggiore e il loro valore spesso (purtroppo) definisce il nostro. La maggior parte dei nostri sforzi è concentrata sull’accumulare valore. Avere più cose, tuttavia, non ti renderà più simpatico. Non ti porterà più vicino alle persone e non ti renderà più felice.

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