Il Growth Marketer B2B è una figura strategica nel marketing aziendale, con un focus specifico sulla crescita dei ricavi e sull’acquisizione di nuovi clienti nel contesto business-to-business. Il suo ruolo va oltre la semplice gestione delle campagne: analizza dati, identifica opportunità di mercato, testa strategie innovative ed ottimizza il funnel di vendita per massimizzare risultati e performance. In altre parole, il Growth Marketer B2B è l’artefice di strategie pensate per far crescere l’azienda in modo misurabile, efficiente e sostenibile.
Le attività quotidiane del Growth Marketer B2B
Il lavoro di un Growth Marketer B2B non si limita ad una singola attività, ma spazia su più fronti, sempre con l’obiettivo di generare crescita. Nella pratica, conduce analisi di mercato e dei competitor, identifica segmenti di clienti strategici e testa costantemente nuovi canali di acquisizione.
Una parte fondamentale della sua giornata è ottimizzare il funnel di conversione: analizza metriche chiave, migliora landing page, campagne email, strategie di lead nurturing e sperimenta approcci innovativi per aumentare l’engagement dei prospect. Parallelamente, collabora con i team di prodotto commerciale per assicurarsi che le strategie di marketing siano coerenti con le offerte dell’azienda e con le esigenze dei clienti.
Obiettivi e contesti lavorativi in cui opera
L’obiettivo principale del Growth Marketer B2B è guidare la crescita aziendale in termini di clienti, ricavi e retention, sviluppando strategie che siano ripetibili e scalabili. Questa figura è particolarmente richiesta in aziende che operano in mercati B2B complessi, dove i cicli. di vendita sono lunghi ed il processo decisionale dei clienti è articolato.
Il Growth Marketer B2B lavora in contesti diversi: dalle startup che cercano di scalare rapidamente, fino a medie e grandi aziende che vogliono ottimizzare le performance del marketing ed allineare strategie di vendita e comunicazione. Settori come tecnologia, software SaaS, servizi professionali ed industriali fanno largo uso di questa figura, perché la crescita sostenibile richiede competenze strategiche ed analitiche allo stesso tempo.
Collaborazione e Team work
Il Growth Marketer B2B non opera mai in completa autonomia: il suo lavoro è strettamente connesso a quello di altri professionisti. Collabora con il team commerciale, per garantire l’allineamento tra strategie di lead generation e obiettivi di vendita, con il Product Manager, per mantenere coerenza tra posizionamento del prodotto e messaggi di marketing, e con i Data Analyst, che supportano le decisioni strategiche con insight basati sui dati.
Importante anche la sinergia con i content creator ed i copywriter, che sviluppano contenuti capaci di educare e attrarre prospect durante il ciclo di vendita, e con i team di customer success, per rafforzare la retention e favorire strategie di upselling e cross-selling. In questo senso, il Growth Marketer B2B diventa un connettore tra marketing, vendite e prodotto.
Competenze necessarie
Per svolgere al meglio questo ruolo servono competenze sia tecniche che trasversali. Tra le hard skills figurano:
- conoscenza delle strategie di growth marketing e demand generation;
- padronanza di strumenti di marketing automation e CRM;
- capacità di progettare ed ottimizzare funnel di vendita complessi;
- competenze in dital advertising, SEO e content marketing;
- forte orientamento ai dati e all’analisi dei KPI.
Alle competenze tecniche si affiancano le soft skills, essenziali in contesti B2B: pensiero strategico e visione di insieme, capacità di comunicare con team diversi, attitudine al problem solving, flessibilità nell’adattarsi ai cambiamenti di mercato ed un approccio sperimentale basato sul test & lear.
Strumenti di lavoro
Il Growth Marketer B2B utilizza un set di strumenti ampio e diversificato: dai CRM come HubSpot e Salesforce, alle piattaforme di automazione come Marketo, AcriveCamapaign o Pardot, passando per tool di analytics come Google Analytics 4, Looker Studio e Mixpanel. Nella gestione di campagne digitali si affida a LinkedIn Ads, Google Ads e piattaforme di retargeting, mentre per l’ottimizzazione dei funnel utilizza strumenti di A/B testing come Optimizely o VWO.
Per la parte operativa e collaborativa sono spesso impiegati software di project management come Asana, Trello o Monday, e tool di data visualization che rendono i report facilmente interpretabili dai vari team aziendali.
Buoni e cattivi esempi
Un Growth Marketer B2B di successo si riconosce dalla capacità di tradurre dati ed insight in strategie concrete di crescita. Un buon esempio è la creazione di campagne altamente segmentate che, partendo da contenuti educativi (white paper, webinar, case study), portano i prospect a fidarsi del brand e ad entrare nel funnel di vendita. Oppure l’uso mirato di campagne di account-based marketing (ABM) che puntano a colpire decisori specifici con messaggi personalizzati.
Al contrario, un cattivo esempio è un approccio generico, che non tiene conto delle caratteristiche del mercato B2B: campagne troppo simili al B2C, comunicazioni standardizzate, assenza di test ed ottimizzazioni. Questi errori rischiano di rallentare la crescita e di compromettere l’immagine aziendale.
F.A.Q. sul Growth Marketer B2B
Che differenza c’è tra un Growth Marketer B2B e un Marketing Manager tradizionale?
Il Marketing Manager si concentra princupalmente sulla gestione delle campagne e sulla brand awareness. Il Growth Marketer B2B, invece, lavora con un approccio sperimentale e orientato ai dati, testando continuamente nuove strategie per generare crescita misurabile e scalabile.
In quali aziende serve di più un Growth Marketer B2B?
Questa figura è particolarmente utile nelle startup che devono crescere rapidamente, ma anche in medie e grandi aziende che operano in settori B2B complessi come tecnologia, SaaS, consulenza e servizi industriali.
Quali competenze deve avere un Growth Marketer B2B?
Deve possedere competenze tecniche (CRM, marketing automation, SEO, digital advertising, analytics) e trasversali (problem solving, pensiero strategico, capacità di collaborazione). L’approccio “data-driver” è la caratteristica più importante.
Il Growth Marketer B2B lavora da solo o in team?
Lavora sempre in sinergia con altri reparti: commerciale, prodotto, customer success, data analysis e contente marketing. Il suo ruolo è proprio quello di connettere i diversi team per far funzionare il processo di crescina nel suo insieme.
Quali strumenti utilizza un Growth Marketer B2B?
Tra i principali strumenti ci sono i CRM (HubSpot, Salesforce), piattaforme di marketing automation (Marketo, Pardot, ActiveCapaign), tool di analytics (Google Analytics 4, Looker Studio, Mixpanel) e strumenti di A/B testing e project management.
Qual è l’obiettivo finale di un Growth MArketer B2B?
Il suo obiettivo è generare crescita sostenibile in termini di clienti e ricavi ottimizzando il funnel di vendita e migliorando la customer retention.