Le chiavi del Personal Branding. Intervista a Riccardo Scandellari.

3 Maggio 2018, di bake journal

Riccardo Scandellari è un blogger, digital marketer e formatore. In particolare, supporta professionisti e imprenditori nel cogliere l’opportunità di un successo che parta da se stessi. L’abbiamo intervistato in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Rock’n’Blog”.

“Essere percepito autentico ti cambia il mondo”, questo concetto è fondante per chi vuole interagire nella rete in modo efficace. Racchiude un po’ la strategia che si nasconde dietro un’identità mediata dal web. Allora, parliamo di persone o di personaggi?

Parliamo di persone che mostrano un prodotto, loro stessi. Abbiamo due possibilità di farlo, bene o male. Chi lo fa bene tende ad eccedere nella promessa o nella confezione. La stessa cosa accade con i prodotti di largo consumo, il rischio è acquistare un pessimo prodotto raccontato benissimo.
Il consiglio, per rimanere sul mercato a lungo, è quello di rimanere coerenti e aderenti alle aspettative del cliente, perché ci vuole poco a crearsi una pessima fama online. Così come è facile promuoversi è altrettanto facile finire in un vortice di pessime recensioni.

In una celebre intervista, Umberto Eco, disse che “i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”. In modo forse un po’ folcloristico intendeva dire che la rete è uno spazio libero in cui può intervenire chiunque. Cosa pensi di questa libertà generalizzata? È un rischio o un bene?

Chiunque si sente in diritto di dire la sua, ha sicuramente il diritto di farlo. Tuttavia sta a noi comprendere la differenza tra un improvvisato e un solido professionista. Personalmente non andrei mai da un finto medico che incontro su Facebook, ma il rischio è quello.

Riccardo Scandellari

L’invettiva ingiustificata è un habitué della rete, si criticano idee, fotografie, pensieri. Come rispondere alle accuse delle persone sui social? E come intervenire tempestivamente per limitare i danni?

Sono certo che possiamo essere danneggiati solo da critiche che entrano nella sfera delle nostre competenze da parte di chi ha lavorato con noi o da parte di aziende o persone per cui abbiamo lavorato. Questi possono testimoniare su basi reali se abbiamo o meno soddisfatto le loro aspettative. Gli hater o le persone tossiche non ci fanno nulla dal punto di vista reputazionale, anzi sono il sintomo che stiamo facendo bene.

Tecnica, contenuti, atteggiamenti, relazioni. Negli step di una comunicazione efficace definiti nel tuo ultimo libro Rock’n’Blog, l’atteggiamento sembra essere il punto di snodo per le relazioni. Che cosa incoraggiare e che cosa evitare per un “atteggiamento” ad hoc?

Ci sono ottimi libri basati sulla tecnica e sullo storytelling, quello che mancava era un libro su relazioni e atteggiamenti, vero campo di prova della “socialità” online. Ho visto fior di competenti professionisti perdere occasioni e lavori a causa di questi indispensabili fattori.

Riccardo Scandellari inizia il lavoro sul web nel 1998, creando siti Internet per aziende. Nel 2005, passa dalla grafica all’informazione e fonda due quotidiani online. Durante questo percorso, intuisce il potere del Personal Branding e delle opportunità ad esso connesse. Nel 2012, fonda insieme a Rudy Bandiera NetPropaganda. Oggi è blogger, Digital Marketer e giornalista. Docente per master universitari e aziende. Autore dei libri “Promuovi te stesso”, “Fai di te stesso un Brand”, “Net Branding” e “Rock’n’Blog”.

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