Gli opposti si attraggono: il co-branding unisce sportswear e lusso

7 Luglio 2022, di bake

Il co-branding nasce dall’unione di due o più brand con lo scopo di creare un nuovo prodotto unico sul mercato. 

Quando due brand sono compatibili per i valori che condividono o per il target, decidono di collaborare con l’obiettivo di aumentare la loro brand reputation e di acquisire nuovi clienti. 

Ma non solo. L’unione di due brand permette di aggiungere valore ed emozione all’esperienza di acquisto, fidelizzando sempre più consumatori. 

 

balenciaga

I vantaggi delle alleanze strategiche tra brand sportswear e luxury fashion

 

L’associazione di marche luxury fashion con brand sportswear è sempre più frequente e di successo.

Basti pensare alle celebri collaborazioni quali Supreme x Louis Vuitton, Air Jordan x Dior, Prada x Adidas e molte altre ancora. 

Ma quali sono i motivi che spingono questi brand a collaborare?

In primis, è importante considerare il cambiamento di tendenza dell’abbigliamento sportivo: oggi le sneakers non sono più un mero accessorio tecnico-sportivo, bensì un elemento esclusivo e differenziante che permette di esprimere un’identità personale più di qualsiasi altro capo di moda. Le sneakers hanno segnato una svolta socio culturale importante, rafforzata dalle famose collaborazioni con brand di lusso.

Inoltre, il co-branding è un vantaggio reciproco a livello di business. Entrambi potranno godere di un aumento dell’audience e far crescere le proprie quote di mercato. 

 

Balenciaga e Adidas: il co-branding vincente 

I marchi di alta moda e i brand di sportswear, in questo momento, sono molto affiatati e il merito è da attribuire anche al noto brand Adidas

Reduce dalla celebre collaborazione autunno inverno di quest’anno con Gucci, il brand sportivo ha annunciato un’interessante partnership con Balenciaga.

La notizia, fresca di poco più di una settimana, non sorprende i consumatori più attenti. Balenciaga è famosa per le sue collaborazioni più insolite: ricordate le Crocs con il tacco a spillo?

Il prodotto risulta essere una perfetta unione tra le diverse identità dei due brand. Le tute Adidas hanno unito i classici motivi a righe e il logo del brand sportivo con l’estetica streetwear e oversize di Balenciaga. Il logo rimane il caratteristico trifoglio di Adidas, ma sostituendo il naming con “Balenciaga”.

La nuova collezione prevede una vasta scelta di capi d’ispirazione sportswear rivisitati secondo la vestibilità oversize di Balenciaga, dalla classica tracksuit alle giacche, dagli accessori fino alle sneakers.

Su queste ultime punta tutta la collezione. Infatti, il modello Triple-S è il prodotto più ricercato e atteso da tutti, tanto da essere sold out dopo sole poche ore.

 

 

Rischi e benefici del co-branding

La strategia di marketing, basata su “see-now-buy-now”, con cui è stata lanciata la nuova collezione, ha permesso di creare desiderio e di provocare tutti gli appassionati: conclusa la sfilata del 22 maggio, la collezione è stata subito resa disponibile online e in alcuni store selezionati, ma solo fino al 29 maggio. 

Come da copione, la collezione è andata presto sold out e noi tutti ci chiediamo se renderanno nuovamente disponibili i capi nei prossimi mesi.

Adidas si conferma essere tra i player preferiti dalle maison di lusso, grazie alle continue collaborazioni sempre più originali, rendendo il lusso più accessibile e rinomato.

Il risultato della collaborazione è la creazione di uno sportswear contemporaneo, accurato e di classe ma allo stesso tempo unico e disinvolto.

In conclusione, è possibile affermare che il co-branding è una strategia capace di apportare maggior valore alla customer experience e di migliorare la percezione del nuovo prodotto.

La strategia però, presenta anche dei rischi. Un rischio può provenire dalla reazione negativa dei consumatori rispetto all’unione di due brand diversi, che potrebbe danneggiare l’immagine dei brand e rovinare la loro reputazione e credibilità. 

Ad ogni modo, i brand attuano questa strategia con l’intento di sorprendere e incuriosire il pubblico, grazie all’originalità dell’accostamento di due marchi differenti.

In accordo con la citazione dell’artista Virgin Abloh, è possibile affermare che queste collaborazioni portino ad “abbattere le barriere tra brand del lusso e streetwear, rendendo il lusso culturalmente inclusivo, mantenendo i suoi prodotti esclusivi”.

 

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